VIRTUS CORNO COL FRENO A MANO TIRATO

Di Matteo Femia

Falsa partenza. Può essere definita così quella della Virtus Corno in questa stagione: i friulani infatti hanno inanellato in queste prime quattro partite ufficiali della stagione – tre di Coppa Italia e una di campionato – altrettante sconfitte. Non è iniziata dunque nel migliore dei modi l’annata dei ragazzi di mister Marco Peressutti, ma stentare in questa fase d’avvio ci può stare: la squadra ha vissuto un’estate di cambiamenti, con l’addio al totem offensivo Valmir Gashi, accasatosi alla Pro Gorizia, e la telenovela-Acampora, con l’attaccante ex Treviso che aveva accettato la corte virtussina proprio per sostituire là davanti Gashi, salvo poi dopo pochi allenamenti rinunciare all’avventura lasciando di fatto un buco nel reparto avanzato difficilissimo da colmare in pieno agosto. E non è un caso che le principali difficoltà la Virtus le abbia sinora evidenziate in area avversaria: i nuovi arrivati sono tutti molto promettenti ma assai giovani, e la mancanza d’esperienza e fisicità in attacco si è notata soprattutto nel finale all’arrembaggio, col Codroipo che non ha dovuto penare sui palloni alti, visto che l’intero attacco dei padroni di casa (a cui domenica mancava anche Ime Akam) era formato da giocatori brevilinei. Si spiega dunque con la difficoltà a voltare pagina nel dopo-Gashi questo inizio col rallentatore della Virtus, che ha comunque messo in evidenza una buona solidità difensiva nonostante il rigore – sul quale peraltro i padroni di casa hanno avuto molto da ridire – con cui gli ospiti sono riusciti a portarsi a casa i tre punti. Ed il presidente Antonio Libri a fine partita è stato chiaro: nessun problema, il gruppo è giovane e promettente, si guarda comunque avanti con fiducia perché il campionato è lungo. Ha ragione da vendere. I tifosi però si augurano che il gioco prodotto possa essere tramutato più possibile, e prima possibile, in gol capaci di portare punti. Altrimenti quella della Virtus Corno potrebbe diventare una stagione più sofferta di quella, assai positiva, dello scorso anno. Quando i 14 gol di Gashi, però, pesarono assai.