L’IMPERO DELLA DIFESA, DOVE NON SI PASSA

Di Matteo Femia

Nel Friuli d’austroungarica memoria, tra Judrio e Isonzo, fare gol alle prime della classe è quasi impossibile. Non potrebbe essere altrimenti, nella terra che ha dato i natali a un certo Dino Zoff. Ma il dato che emerge sia dalla storia della stagione che dalle ultime giornate è chiaro: in quel lembo di regione compreso tra i due fiumi che un tempo aveva come capitale Vienna si fa fatica a battere i portieri di casa. Come se questo territorio, da sempre sentinella verso un ignoto chiamato per decenni “Cortina di Ferro”, fosse abituato a essere vigile e attento.
I numeri, dicevamo: nel campionato di Promozione la capolista Juventina è reduce da un successo esterno per 1-0 a Romans nel derby, e l’imbattibilità difensiva è costanza che dura da quattro partite. Non a caso i biancorossi sono la difesa meno battuta del girone B: solo 12 gol subiti, ed è un dettaglio che sta facendo la differenza nella corsa a quattro verso l’Eccellenza con Sevegliano/Fauglis, secondo a due punti, UFM, terzo a -3, e Forum Iulii, quarto a quattro lunghezze. Nessuna delle inseguitrici, infatti, può vantare una solidità arretrata come quella dei goriziani.
Ma in Prima categoria girone C c’è chi sta facendo addirittura di meglio: è la Cormonese lanciatissima verso la vittoria del campionato grazie non solo al miglior attacco (47 gol realizzati), ma anche e soprattutto grazie ad una difesa quasi imbattibile, con soli 10 palloni raccolti nella propria porta in tutto l’anno. E a ritrovare compattezza difensiva nello scorso weekend è stato anche il team del paese in cui Zoff è nato e cresciuto: nel derby contro l’Ism Gradisca, infatti, il Mariano ha vinto 2-0 riuscendo a non prendere gol, cosa che non succedeva da cinque giornate.
Infine, c’è l’esempio dell’Isontina, prima con un vantaggio di otto punti sulla Manzanese seconda nel girone E di Seconda categoria: i giallorossoneri però condividono coi seggiolai la stessa forza difensiva, avendo subito entrambe le squadre solo 12 gol. A fare la differenza, in questo caso, è stata la fase offensiva degli isontini, capaci di segnare sinora 52 gol contro i “soli” 38 degli orange.
Ma il minimo comun denominatore è sempre quello: Judrio e Isonzo non si guadano, da queste parti c’è una cerniera difensiva che si fa fatica a superare. Da Gorizia a Cormons passando per San Lorenzo Isontino, l’Impero della difesa è qui.