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Juventina: le “pagelline” di capitan Racca

di Marco Bisiach

Sui banchi di scuola la fine di gennaio ha sempre coinciso con il tempo delle verifiche, dei compiti in classe e delle temute pagelline di fine quadrimestre. Il campo e il calcio sono altra cosa, d’accordo, ma queste settimane di attesa per il mondo del pallone tornano buone anche per dare qualche voto e qualche giudizio. A Gorizia, in casa della Juventina capolista del girone B di Promozione, lo abbiamo fatto tra il serio e il faceto con il difensore Andrea Racca, dall’alto delle sue nove stagioni tinte di biancorosso, delle quali otto passate con la fascia di capitano al braccio.
Allora Andrea, che la Juventina sin qui sia da promuovere non c’è dubbio. Ma qual è il voto esatto da darle?
Direi un bel nove. E per il dieci è mancato proprio poco, penso sarebbe bastato non sbagliare la partita in casa contro la Sangiorgina, che gettammo via pareggiando 3-3 e che avremmo invece dovuto vincere”.
Nel vostro gruppo qual è stata la vera grande sorpresa di quest’anno?
Mi viene da dire Uroš Celcer, e ti spiego il perché. Per quella che è stata la sua carriera non può certo essere una novità, ma non avendoci mai giocato assieme prima, è riuscito a sorprendermi ugualmente: ha una facilità di gioco incredibile, tantissima qualità. Può essere banale dirlo, ma Uroš è un giocatore di un’altra categoria. Poi fammi spendere una parola per Andrea Trevisan: è un fuoriquota, ma per l’età che ha sta facendo davvero molto bene”.
Chi è invece il giocatore più migliorato di questa Juventina?
Marco Piscopo. E anche in questo caso la risposta merita una spiegazione: il giocatore non poteva essere in discussione, è fortissimo, ma lo scorso anno non era riuscito ad esprimersi davvero ai suoi livelli. In questa prima metà di stagione, invece, abbiamo rivisto tutti il vero Piscopo”.
Di contro, c’è qualcuno che proprio non è stato premiato dalla fortuna?
Due ragazzi, Martin Juren e Aleksandar Popovič, tormentati dagli infortuni. Finora non hanno potuto sorridere e dare il loro contributo, e a loro va tutto il mio in bocca al lupo, perché meritano di potersi riprendere”.
Passando dal campo agli spogliatoi, chi è il più simpatico, quello che fa ridere più di tutti?
Anche in questo caso una coppia: Marco Piscopo ma soprattutto Edison Hoti: dovreste vedere le facce buffe che fa, magari durante le riunioni tecniche. Uno spasso”.
E il più attento allo stile? Magari un po’ vanitoso…
Sempre lui, Hoti, su questo davvero non c’è dubbio
Torniamo seri. Sei alla Juventina da quasi un decennio ormai. Anche della società sei davvero titolato a parlare.
E ne posso solo dire bene. La Juventina è davvero come una famiglia, tutti i suoi componenti sono presenti, uniti, disponibili e pronti a metterti nelle migliori condizioni per rendere sul campo. Ci trattano come dei re. E’ un qualcosa che si è costruito nel tempo, non era necessariamente tutto perfetto quando sono arrivato, ma ora la società ha trovato un equilibrio importante”.
Mister Nicola Sepulcri, invece, che allenatore è? Raccontaci il suo maggior pregio, e svelaci un difetto.
Le qualità sono tante. Di sicuro sa gestire benissimo il gruppo, dal punto di vista tecnico ma anche da quello umano, e poi ha la capacità di far rendere al massimo la squadra dal punto di vista fisico durante la stagione. Magari possiamo sbagliare tecnicamente, ma non siamo mai stanchi, e questo è importante. Un difetto? Beh, diciamo che quando ha un’idea, è impossibile fargliela cambiare: le sue parole sono legge”.
Bene, hai dato voti a tutti, manca solo quello a te stesso…
Sono contento di quel che sto facendo, e quindi mi concedo un bell’otto, ascoltando anche i giudizi che gli altri hanno espresso su di me. Ho lavorato tanto in estate, come forse non avevo mai fatto, e sono riuscito a trovare continuità durante la stagione, anche se mi dispiace aver sofferto un po’ per un problema al ginocchio. Ma sono cose che vanno messe in conto”.
Qual è allora l’auspicio di capitan Racca per questo 2022 appena iniziato?
Visto quello che abbiamo fatto finora, la speranza e l’obiettivo sono quelli di continuare così nelle 15 battaglie che ci aspettano. Dobbiamo proseguire con la mentalità e l’applicazione avute in questi mesi, e fare di tutto per confermarci in testa alla classifica. Siamo tutti lì, non sarà facile, ma dopo nove anni sarebbe un sogno poter vincere finalmente il campionato”.

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