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Altro che bandiera bianca! La Gradese vuole la salvezza

di Marco Bisiach

L’obiettivo, difficile ma alla portata, si chiama sempre salvezza. L’ambizione, per necessità più che per semplice desiderio, sarebbe di ottenerla prima possibile, magari senza passare per i play out. E qui la montagna si fa più alta da scalare, non solo per chi arriva dal mare. La Gradese inizia il suo 2022 con spirito positivo, malgrado l’ultimo posto nel girone C di Prima categoria, con sette punti e a meno nove dalla zona salvezza diretta, ma anche con più di qualche preoccupazione. Perché se i problemi dei mamuli sono in queste settimane gli stessi con cui devono fare i conti tutte le formazioni del calcio dilettantistico di casa nostra, ovvero le assenze legate alla pandemia e l’impossibilità di allenarsi con continuità e con un gruppo al completo, in prospettiva la Gradese potrebbe essere più penalizzata rispetto alle avversarie. Lo sguardo in questo caso è rivolto alla primavera, la tarda primavera, quando il campionato vivrà le sue fasi decisive, e quando a Grado sarà però già iniziata la stagione estiva. Portando via dal campo, inevitabilmente, i ragazzi impegnati nei lavori stagionali.
Non nascondo che, quando abbiamo appreso dello slittamento della stagione, il pensiero è andato subito a questo, e per noi potrebbe essere un problema – racconta a CalcioFvg il direttore sportivo della Gradese Cristian Ghirardo -. Per noi è ormai cosa normale faticare un po’ a inizio stagione, visto che ogni anno si comincia con l’estate non ancora conclusa, e paghiamo per diverse settimane tante assenze legate ai lavori stagionali. Questa volta, però, la questione si riproporrà anche nel finale, tra aprile e maggio, e magari proprio quando si tratterà di giocare i play out. Inutile fasciarci la testa adesso, ma diciamo che dovremo provare in tutti i modi a guadagnarci la salvezza in anticipo”.
Già, anche perché altrimenti la Gradese potrebbe trovarsi a giocare le sfide decisive anche senza più della metà dei suoi giocatori, solitamente impegnati a vario titolo nei lavori legati alla stagione balneare. Certo, la rincorsa dei lagunari è tutt’altro che semplice, visto che parte dal fondo, ed allora diventa ancor più importante iniziare con il piede giusto, magari dal 13 febbraio, quando la Gradese giocherà il recupero di campionato contro il Ruda. Una vittoria avrebbe un peso specifico enorme.
Vero, si tratta di una partita importantissima – ci conferma Ghirardo –. Conosco molte persone del Ruda, e so che anche loro come tutti stanno vivendo una sosta non facile. Penso che avrà la meglio chi si farà trovare più pronto, e noi stiamo cercando di lavorare in tal senso. Non abbiamo la possibilità di giocare amichevoli, e quindi esordiremo direttamente nella gara ufficiale: sin qui abbiamo lavorato a singhiozzo, ma pian piano stiamo recuperando un po’ di uomini”.
Il mercato non ha invece riservato sorprese, per ora, anche se Ghirardo fa capire che qualcosa ancora si potrebbe muovere, e che qualche arrivo dell’ultima ora non è escluso.
Abbiamo dato di segnali di crescita nella seconda parte del girone d’andata – conclude il direttore sportivo gradese –, ma ci serve fare un ulteriore salto di qualità. I nostri difetti sono quelli legati all’inesperienza e alla giovane età, forse ci manca qualche senatore in grado di prendere per mano i più giovani nei momenti che contano. Noi però ci crediamo, la zona play out è lì, alla portata, e siamo anche un po’ in credito con la fortuna dopo il girone d’andata. Proveremo in tutti i modi a salvarci”.
La concorrenza allora è a vvisata. La nave della Gradese non sta navigando in acque tranquille, ma, di qui all’estate, non ha ancora nessuna intenzione di issare la bandiera bianca.

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